«Personalmente, vi posso assicurare che stando sempre sotto le stesse querce 
e con la vista della stessa montagna in lontananza, la mia vita è stata piena 
di meraviglie e scoperte, una mappa profonda che si è srotolata sotto i miei occhi, 
una visione quasi miracolosa di quello che significa vivere. Ho percepito come 
il luogo stesso ha svelato, un passo alla volta, dei segreti, man mano che ero 
pronta a capirli. Solo di alcuni posso parlare.» 
«Che cos’è quella forte sensazione che sperimentiamo quando stiamo
 sulla cima di una montagna o davanti a un paesaggio molto bello? 
Come se volessimo qualcosa? Che cosa è che vogliamo? Credo che sia 
partecipazione, un abbraccio reciproco fra noi e il luogo. 
Come si fa a partecipare a un luogo? Si partecipa avendone bisogno, 
il bisogno di vivere – agire, interagire, capire, conoscerlo in molte stagioni 
e umori e dai diversi punti di vista dei suoi tanti abitanti, umani e non-umani. 
Se non abbiamo bisogno di quel luogo, allora siamo solo degli estranei, spettatori, 
turisti. Se invece ne abbiamo bisogno, se ci servono cibo e riparo, siamo 
nella stessa condizione degli altri abitanti, che vivono in una fitta rete
 di relazioni.» (E. Addey, pp. 82 e 106) 
Sentiero Bioregionale è l’altrove del “globale”. È un sentiero non-sentiero 
che diventa sentiero solo se lo si percorre, ed è connesso con un luogo concreto, 
la bioregione in cui si vive: con i suoi paesaggi, la sua gente e gli altri esseri
 non-umani che la abitano, ma anche i suoi problemi, rapporti, scambi e sentimenti. 
Da qui inizia il sentiero, piccolo o grande che sia, che definisce la nostra pratica 
come semplici e interdipendenti cittadini della Terra. Il termine bioregione 
fa riferimento alle regioni naturali della terra, all’interno delle quali noi umani, 
indipendentemente da dove ci troviamo: città o campagna, lungo le coste del mare 
o su in montagna,  nazione o regione di appartenenza, ecc., siamo parte, così come 
lo sono le rocce, le lucertole e le canne palustri. La bioregione è un sistema naturale 
costituito da un insieme di diversità guidate e regolate dai principi ecologici. 
Spesso si sovrappongono ai contorni dei bacini idrografici, e si differenziano
 le une dalle altre 
per continuità di flora e di fauna, di clima, tipo di suolo 
o da versanti montani, così come da specifiche caratteristiche culturali e stili di vita 
che nel corso del tempo la gente ha  sviluppato nella consapevolezza e in stretto 
rapporto con tali caratteristiche.
La bioregione quindi è la nostra tela 
più immediata - il teatro della pratica per ispirare noi stessi e le nostre attività 
nella creazione di una società istruita dal senso del limite e dal rispetto verso tutto 
ciò che si muove e respira, sia esso selvatico o coltivato, e che noi riteniamo vivo 
e in grado di comunicare con noi. Il messaggio bioregionale riconosce e celebra 
la sacralità e il mistero della vita in tutte le sue forme: animale, vegetale, minerale, 
liquido e gassoso, parimenti  consapevole dei cicli e dell’interscambio 
su cui si basa la vita stessa.