1958. In un paese della campagna fiorentina ancora immersa nel secondo dopoguerra,
un giovane contadino, militante comunista e pieno di vita, viene trovato impiccato.
La vita di tutti è ancora scossa dalle tante tragedie che la guerra ha portato ovunque,
e anche questa, per quanto amara, viene considerata un altro boccone amaro
da mandare giù.
Soltanto uno dei suoi amici non vuole accettare quella perdita di cui non si dà ragione,
il Duca; ma già, lui è ricco, e scozzese...
Un giallo metafisico, se si può accogliere questa definizione, in cui la morte e la vita
si abbracciano con allegra malinconia.